Ho letto il bel post che il carissimo Lorenzo (da non confondersi in questo caso con l'altrettanto caro p. Lorenzo) ha messo sul suo blog (Diario di bordo).
I poeti (e gli artisti in genere) hanno il dono di saper dire in modo splendido quello che c'è non solo nel loro cuore ma nel cuore dell'uomo in genere. Credo che in ognuno di noi, chi più che meno, ci sia questa capacità.. magari nascosta. In ogni caso è bello poter ritrovarsi e sentire come proprie parole, immagini, suoni e melodie forgiate da altri compagni di viaggio. A volte è una musica, a volte un'immagine o una parola.. qualcosa che riesce a farti dire: ecco! è proprio così per me, è quello che sento e vivo anch'io adesso! Magari l'immagine della stella "cadente" è imperfetta... ma lo è del resto il linguaggio stesso, che nella sua imperfezione aspira a compiersi Lì dove non ci sarà bisogno di parole per capirsi...
I poeti (e gli artisti in genere) hanno il dono di saper dire in modo splendido quello che c'è non solo nel loro cuore ma nel cuore dell'uomo in genere. Credo che in ognuno di noi, chi più che meno, ci sia questa capacità.. magari nascosta. In ogni caso è bello poter ritrovarsi e sentire come proprie parole, immagini, suoni e melodie forgiate da altri compagni di viaggio. A volte è una musica, a volte un'immagine o una parola.. qualcosa che riesce a farti dire: ecco! è proprio così per me, è quello che sento e vivo anch'io adesso! Magari l'immagine della stella "cadente" è imperfetta... ma lo è del resto il linguaggio stesso, che nella sua imperfezione aspira a compiersi Lì dove non ci sarà bisogno di parole per capirsi...
Con il suo permesso fraterno faccio mie le sue parole e i suoi desideri.
Buona lettura. E grazie a te Lore.
Sono nato il 10 di agosto, quando il cielo si dipinge e s'incendia di mille stelle luminose. E sono sempre stato orgoglioso di questo fatto e ne vado proprio fiero, fiero di un qualcosa che non di pende certo da me, e nemmeno dai miei genitori, e da nessun altro se non da Dio stesso, Colui che decide.
Non voglio vivere molto, ma la vita che vivo la voglio vivere a mille. Non a dieci, non a cento, ma a mille. E vorrei che il mio passaggio su questo mondo, il mio attraversamento fra gioie e dolori, fosse come quello di una stella cadente che passa nel cielo: un vero e proprio incendio d'Amore, dentro e fuori di me.Come una stella cadente. Il suo passaggio è veloce, deciso, e lascia una scia luminosa nel cielo azzurro-blu-scuro, inconfondibile. Il suo passaggio, forse inconsapevolmente, fa accendere un sorriso nel cuore e nel viso di tutti colori i quali hanno la fortuna di osservarne il tragitto. Loro non sanno dove la stella cadente abbia esaurito la sua energia nè da dove essa sia scaturita, nè perchè sia apparsa proprio in quell'attimo e non prima e nemmeno dopo... però sono contenti di essere stati testimoni ed esprimono il loro più intimo desiderio confidando che quel segno del cielo sia un segno di benevolenza.
Così voglio vivere e non in un altro modo. Questo è il mio desiderio per la mia vita. Essere acceso ed accendere. Rimanere acceso, lasciarmi accendere, divampare nel buio delle giornate faticose e ravvivare luoghi e persone attorno a me.
Dunque, accogliere La Luce per essere Luce, accogliere l'Amore per essere Amore, custodire la Vita dentro di me per ridonarla agli altri. Accogliere il Bene per essere Bene, godere di ogni cosa esistente e condividere la Gioia della vita con chiunque abbia voglia di farlo con me, anche se fosse soltanto per cinque minuti del suo preziosissimo tempo. E così avanzare velocemente, incessantemente, procendendo assieme nell'infinito Cielo, correndo verso il giorno in cui ci sarà una stella in meno e gli uomini non potranno più sorridere del mio passaggio.
Sono nato il 10 di agosto, quando il cielo si dipinge e s'incendia di mille stelle luminose. E sono sempre stato orgoglioso di questo fatto e ne vado proprio fiero, fiero di un qualcosa che non di pende certo da me, e nemmeno dai miei genitori, e da nessun altro se non da Dio stesso, Colui che decide.
Non voglio vivere molto, ma la vita che vivo la voglio vivere a mille. Non a dieci, non a cento, ma a mille. E vorrei che il mio passaggio su questo mondo, il mio attraversamento fra gioie e dolori, fosse come quello di una stella cadente che passa nel cielo: un vero e proprio incendio d'Amore, dentro e fuori di me.Come una stella cadente. Il suo passaggio è veloce, deciso, e lascia una scia luminosa nel cielo azzurro-blu-scuro, inconfondibile. Il suo passaggio, forse inconsapevolmente, fa accendere un sorriso nel cuore e nel viso di tutti colori i quali hanno la fortuna di osservarne il tragitto. Loro non sanno dove la stella cadente abbia esaurito la sua energia nè da dove essa sia scaturita, nè perchè sia apparsa proprio in quell'attimo e non prima e nemmeno dopo... però sono contenti di essere stati testimoni ed esprimono il loro più intimo desiderio confidando che quel segno del cielo sia un segno di benevolenza.
Così voglio vivere e non in un altro modo. Questo è il mio desiderio per la mia vita. Essere acceso ed accendere. Rimanere acceso, lasciarmi accendere, divampare nel buio delle giornate faticose e ravvivare luoghi e persone attorno a me.
Dunque, accogliere La Luce per essere Luce, accogliere l'Amore per essere Amore, custodire la Vita dentro di me per ridonarla agli altri. Accogliere il Bene per essere Bene, godere di ogni cosa esistente e condividere la Gioia della vita con chiunque abbia voglia di farlo con me, anche se fosse soltanto per cinque minuti del suo preziosissimo tempo. E così avanzare velocemente, incessantemente, procendendo assieme nell'infinito Cielo, correndo verso il giorno in cui ci sarà una stella in meno e gli uomini non potranno più sorridere del mio passaggio.
Grazie Salva! Grazie per aver ripostato il mio pensiero... e grazie anche per il preambolo in cui vengono scomodate parole come "artista" :D