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Un viaggio in Turchia sulle orme dell'apostolo Paolo

domenica 7 settembre 2008 alle 16:37
Un saluto a tutti! Amici e passanti, compagni di viaggio o semplici cuoriosi!

Sono appena tornato da un bel viaggio comunitario in Turchia sulle orme dell'apostolo Paolo!



Un'esperienza davvero bella! Proverò a raccontarvi qualcosa, se non altro con le immagini... e in ordine sparso... visto che tempo ne ho sempre di meno...




Qui nella foto sono all'imboccatura del tunnel di Tito, presso l'antico porto di Antiochia sull'Oronte (che è a 12 chilometri dal mare), ossia Seleucia Pieria. E' un opera mastodontica, capolavoro dei genieri romani e frutto però del sangue e del sudore di innumerevoli schiavi ebrei provenienti dalla Gerusalemme assediata e distrutta da Tito nel 70 d.C.

Tito lo volle costruire per deviare e incanalare un braccio del fiume di Antiochia (l'Oronte appunto) che rischiava di insabbiare il porto. E' lungo più di un chilomentro, scavato nella viva roccia. E' impressionante avventurarsi dentro... e sentire la fatica, lo sgomento e la sofferenza di tutti gli schiavi ebrei che hanno lavorato nelle viscere della terra... e chissà quanti sono morti!


Tutto questo richiama Gerusalemme, la sua fine annunciata da Gesù... il rifiuto di accogliere il Figlio di Dio, l'accecamento... richiama il punto in cui tutto è cominciato. Adesso il fiume non vi scorre più dentro a causa di alcuni terremoti che hanno dissestato la morfologia della zona.


Ma perchè vi parlo di questo tunnel e soprattutto del porto di Antiochia? Perchè da qui Paolo è partito per il suo primo viaggio missionario, diretto a Cipro e poi in Asia (Turchia).





Nonostante l'insabbiamento del porto e 2000 anni di storia abbiamo trovato un punto in cui si vedono benissimo le rovine di un antico molo che si prolungano e si anabissano nel mare. E poi l'orizzonte, il mare, l'ignoto che ti sta davanti... e le parole del Signore che risuonavano nel cuore di Paolo nell'imminenza dell'imbarco: "va'.. perchè ti manderò lontano, tra i pagani" (cf. At 22,21)




E' stupendo contemplare questo orizzonte... e il cuore si riempi di gratitudine per Paolo e tutti gli apostoli del Signore che hanno avuto il coraggio di giocarsi la vita e varcare spazi immensi...per portarci la Parola... affinché anche noi (paganacci..) potessimo contemplare il bel volto del Signore Gesù..

E già... perchè al di là di questo orizzonte che vede nella foto.. ci siamo proprio noi! Ciascuno di noi!



E' tempo anche per noi di alzarci dalle nostre abitudini e di rimetterci in cammino, con Cristo Signore, poveri di sicurezze, consegnati totalmente a Lui per sperimentare la sublimità del suo amore, che non delude nessuno.



P.S. Un saluto particolare a Daniela, cui ho potuto rispondere solo oggi...
 













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