Il lutto (III): che senso ha il mio dolore?

sabato 23 giugno 2007 alle 11:30
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POSSIAMO RIMANERE UNITI
NELLA COMUNIONE DELLE ANIME


Quando un uomo comprende
tutto ciò, il resto della sua vita non è altro che un di più di grazia pur nella fatica dell’esistenza.
Che gioia poter pensare che c’è un Padre a cui affidarsi per sempre,
che ci insegna la tenerezza!
So che la vita di ognuno è un percorso a ritroso per ritornare all’Origine di noi stessi, e la morte è il passo che ci incute più paura.

Morte come fine, morte come separazione definitiva o morte come cambiamento?
Come parlare di una cosa che non conosciamo?

Sappiamo solo che c’è Qualcuno che ha vinto la morte con la resurrezione.
La morte è un cambiamento di presenza: Quante volte ci siamo dette che papà era con voi a scuola o nelle situazioni più particolari della vostra vita!

Da questa prospettiva anche la separazione più dolorosa può rimanere unità nella comunione delle anime.

Non sto negando il dolore che abbiamo provato, il suo ricordo ci accompagnerà per tutta la vita, ma gli sto dando un senso.
Sarebbe da pazzi soffrire senza senso. Molta gente perde la coscienza, offusca la mente e il cuore a causa di un dolore al quale non ha saputo dare una spiegazione logica, ma cercava nella direzione sbagliata.
In effetti, una spiegazione “logica” per molti avvenimenti non esiste.
C’è solo la dura realtà dei fatti.

Il dolore scatena una forza immensa. Il dolore esiste, dobbiamo solo decidere come usarne l”energia”. Una volta trovata la strada da percorrere non ci sentiremo più angosciati e soli.

Nostro Signore non ci lascia mai soli!

Perciò non abbiate paura, si mostrerà attraverso i volti di chi vi ama.
Molti pensano che noi cristiani amiamo soffrire.

Non è assolutamente vero.

In realtà noi cristiani “accettiamo” di passare attraverso il dolore perché esso non è l’ultima parola sulla vita e perché anche attraverso questa strada possiamo intuire quale sia la vera felicità. Molti lo rimuovono come una cosa che non esiste.

In una casa non si può nascondere la polvere sotto i tappeti in eterno, alla fine ci soffocherà.
La si raccoglie con cura perché la casa rimanga bella.

Se la polvere è entrata significa che le finestre erano aperte e insieme al turbinio del vento è entrato anche il Sole.

Lasciamo che il sole arrivi e asciughi il nostro grande albero grondante d’acqua, così che esso, senza fretta, possa dare meravigliosi frutti.


La mamma


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