13 maggio: una vita sotto il suo sguardo

domenica 13 maggio 2007 alle 10:43

Il mese di maggio è per me carico di ricordi, dolci e vivi.
Tra questi doni di cui è carico il mio zaino da viaggio, in cui sto frugando con la mano, ripenso oggi - anniversario delle apparizioni di Maria a Lucia, Giacinta e Francesco - al pellegrinaggio fatto a Fatima insieme ai miei fratelli e alle mie sorelle.
Certe cose è impossibile dimenticarle. Ma non si possono dire a parole.

Ciò che sale dal cuore è la volontà di riaffidare tutta la propria vita a questa Madre.
Vi piace la foto di Lei? E' un foto fatta dalla cima del monte Sagro, sulle alpi Apuane...
Rende bene quello che le parole di Gesù hanno impresso in me, dette per me, per te, per la Chiesa e il mondo..quel venerdì... "Ecco la tua madre!".

La Madre i cui occhi sono sempre su di te.. la madre orante, la Madre che intercede affinché si compiano in noi i disegni di misericordia di Dio. Affinché la vita del Cristo nasca e ancora rinasca in noi.

Una Madre forte che rende forti, rende uomini veri perchè genera in noi la vita del Figlio.

Avete qualche dubbio? A me impressionano sempre quelle parole dette a quei piccoli bambini di Fatima, di una semplicità, ma anche profondità, verità e se vogliamo drammaticità sconvolgenti.
Sentite:

Nella primavera dell’anno seguente (1917) alla Cova preceduta da due lampi abbaglianti di luce ecco apparire sopra un piccolo leccio verdeggiante una Signora più splendente del Sole che con gesto carezzevole e voce rassicurante…: "NON ABBIATE PAURA. NON VOGLIO FARVI ALCUN MALE". Lucia domanda: "Da dove viene?". "VENGO DAL CIELO". E cosa vuole da me?. "SON VENUTA A CHIEDERVI DI VENIRE QUI PER SEI MESI CONSECUTIVI, IL GIORNO TREDICI, A QUESTA STESSA ORA. POI VI DIRO’ CHI SONO E COSA VOGLIO. RITORNERO' POI ANCORA QUI UNA SETTIMA VOLTA". "E anch’io andrò in cielo?". "SI". "E Giacinta?". "ANCHE LEI". "E Francesco?". "ANCHE LUI, MA DOVRA' DIRE IL SUO ROSARIO". Lucia dice di essersi ricordata di due ragazze che erano morte da poco tempo: "Maria das Neves è già in cielo?". "SI’, E’ LA'". "E Amelia?". "RESTERA' IN PURGATORIO FINO ALLA FINE DEL MONDO".

Non abbiate paura...
E' la madre che parla le stesse parole del Figlio.
Andremo in Cielo? Chiede la piccola Lucia.
Ossia: la mia vita si compirà? si realizzerà per l'immenso destino per cui esiste?


Il Signore "non vuole lasciarci nei nostri interiori turbamenti, originati dai nostri dubbi e dalle nostre incertezze sul futuro e sul fine ultimo della nostra esistenza; vuole soprattutto che la nostra fede non abbia a perdere di vista l'obiettivo principale della vita e la meta finale a cui aspiriamo e che dobbiamo raggiungere.

"Io vado a prepararvi un posto" – Il posto di cui parla Gesù non è riferibile alle nostre attese e desideri terreni; non è il posto a cui aspira ogni persona per avere una vita dignitosa e il necessario per vivere. Si tratta del posto finale, della dimora in Dio per l'eternità" (Monaci Silvestrini).

Oggi riaffidiamo a Dio per le Sue mani tutta la nostra vita.
Con le sue paure i suoi smarrimenti, le scelte drammatiche davanti e dietro di noi. Chiedamole di custodire e di svelarci la nostra Vocazione d'Amore.

Che il nostro viaggio ci porti a quella Purezza che è gioia senza confine nella Comunione d'Eternità in cui ogni lacrima sarà asciugata.


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