Quello che colora di senso i tuoi giorni

giovedì 18 gennaio 2007 alle 11:33
Qual'è il motivo che anima il tuo respiro?
Qual'è il senso del tuo alzarti la mattina?
Del tuo lavorare, pensare, progettare?
Del tuo soffrire?
Del tuo correre di qua e di là, comprare, spendere, guadagnare?
Il senso del tuo studio, il senso delle energie che spendi per te e per gli altri?
Sono domande che rinascono dentro proprio quando hai il dono di incontrare persone belle.
Persone che profumano di questo senso. Persone unificate.

Non basta dire che il senso della tua vita è Dio.
Non basta pensare che tutto ciò che fai sarà comunque benedetto da Dio.
E' vero: tu sarai sempre amato e l'amore farà comunque in chi lo accoglie meraviglie...
e può darsi perfino che tu scopra la tua vocazione quando già ci sei dentro da tempo...

Come Abramo, chiamato a lasciare la sua terra e partire quando già stava uscendo con suo padre Terach.. strano, no?
Sentite:

Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono (Gn 11,31).

E subito dopo si dice:

Il Signore disse ad Abram: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò (Gn 12,1).

Come prende forma e coscienza in noi il senso della nostra vita rimane un mistero.
Quello che è certo è che la pienezza di questo senso la scopri quando avverti la concretezza della sua Presenza, Presenza che si fa appello, chiamata, invito e incontro.

Non ci basta incontrarci e coccolare i desideri più profondi di noi stessi se questi rimangono un velo all'incontro con Colui che riempie il senso di ogni angolo della creazione.
Aggiungere competenze a competenze, lavorare, studiare, sciare, andare a cavallo, pilotare aerei o sfrecciare sull'asfalto in moto, innamorarsi, sposarsi, essere amati ed amare, guidare un'azienda, il successo, la conoscenza e la scienza... ti basteranno senza esserti incontrato con i suoi desideri su di te?

Lui! Lo senti?

Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me (Ap 3,20).

Allo stesso tavolo, alla stessa Altezza, condividere la stessa Vita. Divina! Lui e te! Da vertigine!

Ma concretamente... qual'è stato o può essere l'ingresso di Lui nella tua vita?

Persone belle (lasciatemelo dire) come Carlo e Chiara hanno accolto i Suoi desideri concretamente e concretamente li hanno riconosciuti. Come?
Accogliendosi l'un l'altro e accogliendo Giovanni Maria.
E' questa la loro vocazione, il dono di cui vivono. Presenza concreta di Dio tra loro. Pienezza di senso che cresce e riempie il loro camminare insieme in questa storia fino all'incontro perfetto e beatificante con Lui.

Prendo ancora in prestito le loro parole...



Un gesto d'Amore...Dio ci chiama alla vita!

Abbiamo ricevuto una Luce che ci indica il cammino...per procedere sicuri...per avanzare coraggiosamente...

Giovanni Maria ci fa riscoprire ogni giorno la bellezza della vita...le conferisce leggerezza e spessore...vi semina germi di senso...e le restituisce la sua inestimabile dignità...

Abituati a misurare tutto in termini di risultati, di 'profitti' tendiamo ad ignorare che ciò che fa 'bella' una vita non è il successo, ma il viverla con gli altri, il poterla spendere per i propri cari, gli amici, il saperla abitata dal senso, il percepirla conforme alla nostra vocazione più intima, alla nostra verità più profonda.

Da neo-genitori ci rendiamo conto che la famiglia diviene un punto fermo, un molo dal quale staccarsi per imparare a navigare verso gli altri per vivere meglio e più serenamente dando volto a noi stessi!

Ciascuno diventa dono per l'altro...

Ci sentiamo chiamati a corrispondere questo Amore e ad assumerne le responsabilità, con la certezza che solo domandandosi si trova se stessi e il senso della vita.

Solo l'Amore è credibile...
Solo l'Amore sazia...
Solo l'Amore vive per sempre...




4 commenti/domande

  1. tangalor Says:

    "Non basta dire che il senso della tua vita è Dio"

    Già non basta, non basta a noi e non basta agli altri. Non basta a nessuno.

    Non basta a noi perchè questa non è un'affermazione da "vendere" o "da affermare per cercare di fare bella figura", è una realtà intima che ti pervade il cuore quando meno te lo aspetti.

    Non basta agli altri perchè se il tuo dire non corrisponderà al tuo agire, vane saranno le tue parole che si perderanno come la sabbia al vento.

    Il tuo agire sarà vero se sarà vero il tuo essere.

    Occorre proprio che Dio scenda dentro di noi, nelle caverne dentro di noi e Lui vuole inabissarsi in
    noi per fondersi e divenire una sola cosa con noi. Occorre dirgli "Vieni!".

    Andresti tu a casa di un amico che non ti invita, che dà una festa per i propri amici ma non ti dice "Vieni!"? Non credo che ci andresti. Dio fa così con noi, con le nostre vite, con i nostri cuori, con le nostre menti. Vuole essere desiderato, come un amante, come una sposa. Ma quando lo Spirito di Dio che abita in noi invita Cristo nel nostro cuore, che festa che è! E non c'è più differenza tra noi e Dio perchè Dio è in noi!

    Quale differenza c'è tra un figlio e il padre? Pur essendo due esseri separati, provengono dalla stessa radice. Il figlio ha il sangue del padre, prende alcuni tratti dal padre e altri dalla madre. Alcuni comportamenti e atteggiamenti sono imparati e assimilati inconsciamente dal padre e dalla madre tanta è l'attenzione del figlio nei loro confronti.

    E noi, che siamo Figli di Dio, non abbiamo forse lo stesso suo sangue? Non scorre nelle nostre vene forse lo stesso Spirito di Dio Padre e Madre di tutti gli uomini? Non sta forse scritto che siamo fatti a sua immagine e somiglianza? Non è questa forse una realtà percepibile, visibile, tastabile, almeno dieci volte al giorno?

    Che bello riscoprirsi Figli di Dio! Dov'è la fine della nostra Vita? Dov'è?

    Non la si vede. Non la si può scorgere.

    Perchè non c'è!


    E facendo scendere Dio dentro di noi, i nostri occhi si aprono, la nostra mente si illumina, il nostro cuore batte forte e il distacco dal Padre, tante volte percepito, svanisce in un attimo e ci sentiamo come in Paradiso. Sentiamo la Sua Parola, dolce, percepiamo la Sua Vera Presenza dentro di noi e intorno a noi. Le tenebre non fanno più paura. Venga la Luce, venga Cristo Signore!

  2. Anonimo Says:

    Auuuuguuuriiii padre salva! Buon compleanno!
    Si dice che gli Angeli rimangono nascosti e in silenzio e vegliano su di noi giorno e notte anche senza essere interpellati. Grazie padre di essere stato per noi uno di questi Angeli
    Con immenso affetto

  3. psalva Says:

    Grazie di cuore Anto!

  4. Anonimo Says:

    Caro p.Salvatore,

    lo spazio che ci dedichi in questo blog ci sostiene e ci sollecita maggiormente ad entrare nel Suo 'santuario' a pregare...
    Siamo consapevoli che chi come noi ha conosciuto l'Amore ha la responsabilità di diffonderlo in ogni angolo di questa terra.
    L'omissione ci renderebbe solo poveri ed esposti a quel "guai a voi, ricchi, perchè avete già la vostra consolazione" (Lc.6,24).
    Per noi pellegrini che attraversiamo vie segnate dalla miseria e dalla povertà spirituale è significativo e prezioso incontrare una guida che ci facilita l'incontro con la 'Verità'.
    E' facile perdere la direzione mentre si cammina nel deserto...
    Tu ci parli di Dio, ci racconti il Suo Amore, ci testimoni la forza che proviene dalla preghiera, suscitando in noi 'nostalgia' di Lui...

    Grazie di cuore.

    Chiara e Carlo

 













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