Don Andrea Santoro... per non dimenticare

mercoledì 17 gennaio 2007 alle 23:01
Pochi giorni prima di essere barbaramente ucciso, don Andrea Santoro aveva inviato una toccante lettera a Benedetto XVI. È stato lo stesso Santo Padre a rivelarlo nel corso di un'udienza generale.
"È uno specchio della sua anima sacerdotale - ha detto - , del suo amore per Cristo e per gli uomini, del suo impegno per i piccoli".

A quasi un anno dalla sua morte mi viene da pensare quante notizie, immagini o vicende mi sono passate sotto gli occhi... quante!
Ma il senso che può riempiere lo scorrere dei giorni è deposto nell'esistenza nascosta di persone come don Andrea, legate indissolubilmente a Cristo Signore, nella vita e nella morte.. e nella Gloria.

Riporto qui di seguito il testo integrale della lettera.

Roma, 31 gennaio 2006

Santità,
le scrivo a nome di alcune signore georgiane della mia parrocchia "Sancta Maria" a Trabzon (Trebisonda) sul Mar Nero in Turchia. Me l'hanno dettata in turco, la traduco come è uscita dalla loro bocca così gliela faccio avere in occasione della mia venuta a Roma. Io sono don Andrea Santoro, prete "Fidei donum" della chiesa di Roma in Turchia, nella diocesi di Anatolia, qui residente da 5 anni. Il mio gregge è formato da 8/9 cattolici, i tanti ortodossi della città e i musulmani che formano il 99 per cento della popolazione. Sarebbe lei Santità, sia il vescovo della mia diocesi di partenza (Roma) sia il vescovo della mia diocesi di arrivo dal momento che si tratta di un "Vicariato apostolico". È a questo doppio titolo che le recapito la lettera delle tre georgiane.

«Caro Papa, a nome di tutti i georgiani la salutiamo. Da Dio chiediamo per te salute nel nome di Gesù. Siamo molto contenti che Dio ti ha scelto come Papa. Prega per noi, per i poveri, per i miseri di tutto il mondo, per i bambini. Crediamo che le tue preghiere arrivano dirette a Dio. I Georgiani sono molto poveri, hanno debiti, senza casa, senza lavoro. Siamo senza forze. Viviamo in questo momento a Trabzon e lavoriamo. Tu prega che Dio ci benedica e crei in noi un cuore nuovo e pulito. Noi non dimentichiamo la vita cristiana e per i turchi cerchiamo di essere un buon esempio nel nome di Dio, perché per mezzo nostro vedano e glorifichino Dio. Noi abbiamo molte cose da dire e da raccontare ma, Inshallah, se verrai a Trabzon potremo parlare faccia a faccia. La tua venuta sarà una festa felice. Da Dio chiediamo e auguriamo per te salute e pace e vita cristiana. Baciamo le tue mani. Saremo contenti che tu ci risponda e ci mandassi una foto con la tua firma. Tu come papà comune prega per don Andrea e Loredana, che Dio dia loro forza e a Trabzon per mezzo loro la chiesa cresca e si moltiplichi. Maria, Marina e Maria».

A nome degli altri cristiani georgiani ti invitiamo a Trabzon per la tua prossima venuta a Novembre in Turchia. Santità, mi unisco a queste tre donne per invitarla davvero da noi. È un piccolo gregge, come diceva Gesù, che cerca di essere sale, lievito e luce in questa terra. Una sua visita, se pur rapida, sarebbe di consolazione e incoraggiamento. Se Dio vuole... a Dio niente è impossibile. La saluto e la ringrazio di tutto. I suoi libri mi sono stati di nutrimento durante i miei studi di teologia. Mi benedica. E che Dio benedica e assista anche lei.

Don Andrea Santoro
Prete "Fidei donum" della diocesi di Roma in Turchia,
diocesi di Anatolia, città di Trabzon sul Mar Nero,
chiesa di "Sancta Maria".

1 Responses to Don Andrea Santoro... per non dimenticare

  1. Anonimo Says:

    Grazie padre per aver pubblicato questa bellissima lettera di don andrea, vero esempio di puro amore per tutti noi.

 













Il deserto fiorirà! | Powered by Blogger | Posts (RSS) | Comments (RSS) | Designed by Tangalor | XML Coded By Cahayabiru.com