Lontano dalla folla

domenica 6 settembre 2009 alle 11:52


Mc 7, 31-37


In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

« Presolo in disparte, lontano dalla folla... » Basta così. Non è necessario ripetere i gesti successivi. La guarigione, per noi, può già avvenire a questo punto.

Gesù ci ha svelato il segreto di un miracolo che possiamo, dob­biamo ripetere anche noi piuttosto di frequente. Perché la nostra sordità e il nostro mutismo (o balbettamento) sono ricorrenti.

E’ sufficiente portarsi in disparte, lontano dalla folla.

Ritrovarsi a faccia a faccia col Maestro.

E riacquistiamo, immediatamente, la capacità di ascoltare e la possibilità (vorrei dire il diritto) di parlare.

Chiesa di Cristo, vai pure a cercare l'uomo in mezzo alla folla. Ma non illuderti di guarirlo restando li, sulla piazza.

Mescolati alla folla, lasciati assordare dal chiasso, non esitare a sporcarti in mezzo alle strade battute.

Ma non fermarti li. Non fare concorrenza al rumore, allo spet­tacolo, al circo.

Non esibirti sulla piazza.

Non lasciarti cullare dagli applausi.

Non lasciarti contaminare dal contagio della popolarità.

Se fai concorrenza alla piazza, se insisti nel « bagno di folla », non soltanto non guarisci l'uomo, ma finisci per diventare tu stessa sorda e muta.

Stando in mezzo alla folla, non hai più niente da dire, e non riesci neppure ad ascoltare, a capire la folla.

Soltanto « in disparte, lontano dalla folla... » riuscirai a ritro­vare te stessa e l'uomo.


« Ha fatto bene ogni cosa, fa udire i sordi e fa parlare i muti... »

Per fare bene ogni cosa, oggi, bisognerebbe che Gesù modificasse leggermente il miracolo e facesse parlare coloro che non sono sordi, e soltanto quelli.

Ho l'impressione, infatti, che ci siano troppo pochi muti in rap­porto ai troppi sordi.

Voglio dire: se parlassero solo coloro che sono capaci di ascol­tare, ne guadagnerebbe sia la parola che il silenzio.

Oso sperare che il particolare non sia casuale.

Un miracolo nel miracolo.

Al malato viene sciolto il nodo della lingua, ma sono gli altri che « proclamano » la guarigione.

Del beneficato non viene registrata neppure una parola.

Si tratta di una cosa stupenda. Una delle « azioni di grazie »più straordinarie.

L'uomo, adesso, ha la possibilità di parlare.

E lo dimostra tacendo.

Gli è stata restituita la parola.

E, appunto, comincia col silenzio.

(Per parlare bisogna avere qualcosa da dire. Ma, per fare silen­zio, occorre avere un mistero da adorare).

A. Pronzato

1 Responses to Lontano dalla folla

  1. tangalor Says:

    Eh potente... che dire, lascia sempre senza parole... (e stavolta il commento s'intona pure col discorso!) ehehehe

 













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