La lotta contro i demoni: le tecniche dei demoni (1)

venerdì 18 aprile 2008 alle 14:21

di Anselm Grün

[...] il male non può essere sconfitto con un po' di buona volontà, in quanto esso si presenta co­me un demone raffinato e dotato di tecniche sofistica­te. Se l'uomo si apre alla propria realtà, allora speri­menta la propria condizione di pericolo di fronte alla profondità abissale e all'impenetrabilità del male. Que­sta esperienza esprimono i monaci, quando attribui­scono ai demoni la minaccia del male. In tutto ciò de­cisivo non è tanto il concetto, quanto il fenomeno, che il concetto o meglio l'immagine del demone vogliono significare. Scopo della demonologia è, in ultima istan­za, indicare il modo di affrontare in modo corretto ed efficace il male, perciò è più importante conoscere le tecniche dei demoni che conoscerne l'essenza.

I demoni combattono con gli uomini in modi diver­si e ciascuno di questi modi dipende dalla condizione del singolo:

Con gli uomini di mondo i demoni combattono più per mezzo delle cose, mentre con i monaci la lotta si svolge prevalentemente facendo leva sui pensieri. A causa della solitudine, infatti, i monaci sentono certamente la mancanza delle cose, ma come è più facile peccare nei pensieri che nelle opere, così la lotta contro i pensieri è più difficile di quella contro le cose, perché l'intelletto è facile da mettere in moto e difficile da tenere a freno quan­do si tratta di fantasie proibite.

Evagrio descrive due tecniche fondamentalmente dif­ferenti: la lotta che si svolge per mezzo delle cose e del­le situazioni reali e la lotta che si svolge mediante i pen­sieri e le immagini di fantasia. Atanasio così descrive la forma che prende la lotta mediante le cose: un gior­no Antonio si mette in cammino verso il deserto, ma i demoni lo vogliono ostacolare e pongono sulla sua stra­da una gran quantità d'argento. Antonio riconosce l'ar­gento come tentazione e trucco del nemico malvagio, lo maledice e quindi l'argento scompare. Poco dopo Antonio vede sul suo cammino dell'oro: ora non si tratta più di un'immagine ingannatrice, ma di oro vero. An­tonio, tuttavia, non si lascia distogliere dal suo propo­sito, si allontana «come se fosse fuoco» e comincia a correre, per sottrarsi alla tentazione.

Le cose esteriori possono costituire una tentazione per l'uomo: con il denaro il "demone dell'avarizia" ten­ta l'uomo, anche se il denaro di per sé non è un male; i sentimenti che il denaro provoca nell'uomo, invece, possono essere suggeriti dal demone dell'avarizia. In modo simile accade anche con altre cose. Un inciden­te, ad esempio se si rompe un attrezzo, è un fatto as­solutamente normale, ma la reazione successiva può es­sere provocata da un demone. Se si reagisce in modo irato, per i monaci è il "demone dell'ira" che ci assale di soppiatto. Se si inciampa in un un ostacolo, l'osta­colo potrebbe essere stato messo sul mio cammino da un demone per mettermi di cattivo umore o per tener­mi lontano dal realizzare un certo progetto. Le cose non sono diaboliche in sé, ma possono provocare in me del­le reazioni, che minano il mio equilibrio e mi spingo­no a pensare e agire in una certa direzione. Il modo in cui il demone può influenzare il comportamento del­l'uomo mediante le cose esteriori viene raccontato in un apoftegma (detto):

Il padre del deserto Niceta racconta di due confratelli che decidono di condurre una vita in comune. L'uno si propone: «Se il mio confratello desidera qualcosa, allora la farò». Simile è anche il proposito dell'altro: «Farò la volontà del mio confratello». E così vivono molti anni in grande armonia. Quando il Nemico vede che cosa succe­de fra di loro, si mette in moto per separarli. Piazzatosi davanti alla loro porta, si mostra all'uno in forma di co­lomba, all'altro in forma di cornacchia. Allora l'uno di­ce: «Guarda, una colomba». E l'altro ribatte: «Ma se è una cornacchia!». E con grande gioia del Nemico comincia­no a litigare, contraddicendosi l'uno con l'altro, si alza­no, si mettono a lottare fino a sanguinare e finiscono per separarsi. Dopo tre giorni ritornano in sé e si gettano l'u­no ai piedi dell'altro e ciascuno ammette di aver visto un uccello. Riconoscono la mano del diavolo e rimangono insieme fino alla fine della loro vita?.


1 Responses to La lotta contro i demoni: le tecniche dei demoni (1)

  1. tangalor Says:

    Gesù dona a noi la Sua Pace...ma assieme dona anche la Sua Guerra. E la guerra è sempre faticosa...

 













Il deserto fiorirà! | Powered by Blogger | Posts (RSS) | Comments (RSS) | Designed by Tangalor | XML Coded By Cahayabiru.com