Un tempo forte che inizia con un gesto simbolico austero. Della cenere grigia posta sul capo e l'invito al digiuno, alla preghiera, alla carità.
E dalla liturgia della Parola un grido:
Lasciatevi riconciliare con Dio! (2Cor 5,20)
Ma posso credere che la mia vita cambi davvero?
"Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?" (Ez 37,3)
Può questa cenere che sono io, questa mia vita che è un soffio, diventare pienezza di eternità?
Sì! E' questo il senso della quaresima che apre alla Pasqua!
Làsciati affascinare dal Cielo. Dalla purezza dell'Amore. Làsciati lavare, purificare dal Sangue del Cristo.
Lascia che i tuoi occhi guardino in alto, al di là degli sguardi degli uomini. Per incontrare lo sguardo di Dio.
Làsciati ricreare. Lascia che l'Amore abiti in te.
Concretamente.
Con la concretezza di un tempo consacrato alla preghiera per incontrare Lui, e sentirti conosciuto e voler condividere il Segreto della tua intimità con Lui.
Con la concretezza di energie riservate per Lui, che è il vero nutrimento della vita. Lasciando indietro ciò che ti assorbe energie ma ti soddisfa solo per un attimo.
Con la concretezza dell'accorgersi finalmente degli altri. E provare a darsi.
Concretezza che esprime in gesti un sì. Un sì che permette a Dio di spalancare per la tua vita orizzonti nuovi. Di luce e purezza. Colorati di vita e di eternità.
Orizzonti che una volta intravisti è impossibile non desiderare con tutto se stessi.
E dalla liturgia della Parola un grido:
Lasciatevi riconciliare con Dio! (2Cor 5,20)
Ma posso credere che la mia vita cambi davvero?
"Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?" (Ez 37,3)
Può questa cenere che sono io, questa mia vita che è un soffio, diventare pienezza di eternità?
Sì! E' questo il senso della quaresima che apre alla Pasqua!
Làsciati affascinare dal Cielo. Dalla purezza dell'Amore. Làsciati lavare, purificare dal Sangue del Cristo.
Lascia che i tuoi occhi guardino in alto, al di là degli sguardi degli uomini. Per incontrare lo sguardo di Dio.
Làsciati ricreare. Lascia che l'Amore abiti in te.
Concretamente.
Con la concretezza di un tempo consacrato alla preghiera per incontrare Lui, e sentirti conosciuto e voler condividere il Segreto della tua intimità con Lui.
Con la concretezza di energie riservate per Lui, che è il vero nutrimento della vita. Lasciando indietro ciò che ti assorbe energie ma ti soddisfa solo per un attimo.
Con la concretezza dell'accorgersi finalmente degli altri. E provare a darsi.
Concretezza che esprime in gesti un sì. Un sì che permette a Dio di spalancare per la tua vita orizzonti nuovi. Di luce e purezza. Colorati di vita e di eternità.
Orizzonti che una volta intravisti è impossibile non desiderare con tutto se stessi.
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