Chi dona con gioia

mercoledì 9 gennaio 2008 alle 22:36

Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.



Ariete è una bambina che dimostra circa 11 anni. E stata abbandonata in un ospedale psichiatrico vicino a Kigali non molto tempo fa. Dopo diversi mesi di ricovero, non riuscendo a rintracciare i genitori, è stata affidata alla nostra "Casa Amahoro". È davvero scapestrata, simpatica, impertinente, irrefrenabile a volte manesca, impulsiva. A tutti si rivolge dicendo «mama wanjye, papa wanjye», «tu sei la mia mamma, il mio papà». Eppure non è così, anche se ci piacerebbe davvero poter colmare il suo vuoto, il desiderio di riavere una mamma tutta per sé.


In questi giorni di vacanze scolastiche, abbiamo riaccompagnato a casa tutti i bambini che vivono qui in casa, 8 bimbi in tutto. Anche Ariete chiedeva di andare a casa. A casa dove? Non sappiamo da dove iniziare a cercarla la tua casa, perché a quel recapito che lasciarono i tuoi non si è mai trovato nessuno. Tutto il giorno chiede insistentemente di andare dal "dottore", quel dottore che forse in ospedale le dava un senso di sicurezza e paternità.


Forse i suoi genitori vivono un dramma ancora più grande che non ci è dato di sapere, ma Ariete è e resta una abbandonata: non possiede nulla, non ha una famiglia che qui è quasi tutto, non ha gli strumenti per costruirsi una vita o un futuro, né qui né altrove. Eppure la sera, durante il vespro, al momento del canto finale, tutto d'un tratto Ariete si alza e inizia a danzare.


Balla con le braccia alzate al cielo e il suo viso ride. Balla come è, con il suo fare maldestro e un po' sgraziato, ma con quei passi al ritmo di tamburo fa nascere una poesia che rigenera i nostri cuori. La sua è una preghiera densa. Una preghiera piena di vita, di gioia, di desiderio, piena del suo sorriso, una preghiera che è tutta presenza.


Questa danza è un canto alla vita che si alza al Padre. Anche se vita incerta, spezzata, sfortunata. È la preghiera di chi nulla ha da vantarsi, nulla vuole supplicare, nulla vuole lamentare, ma offre semplicemente se stesso con la gioia che il Signore ama. Ho riconosciuto davvero queste parole: Dio ama chi dona con gioia.


Ariete dona con gioia tutto quello che ha: se stessa.


Un'operatrice Caritas


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