
« Presolo in disparte, lontano dalla folla... » Basta così. Non è necessario ripetere i gesti successivi. La guarigione, per noi, può già avvenire a questo punto.
Gesù ci ha svelato il segreto di un miracolo che possiamo, dobbiamo ripetere anche noi piuttosto di frequente. Perché la nostra sordità e il nostro mutismo (o balbettamento) sono ricorrenti.
E’ sufficiente portarsi in disparte, lontano dalla folla.
Ritrovarsi a faccia a faccia col Maestro.
E riacquistiamo, immediatamente, la capacità di ascoltare e la possibilità (vorrei dire il diritto) di parlare.
Chiesa di Cristo, vai pure a cercare l'uomo in mezzo alla folla. Ma non illuderti di guarirlo restando li, sulla piazza.
Mescolati alla folla, lasciati assordare dal chiasso, non esitare a sporcarti in mezzo alle strade battute.
Ma non fermarti li. Non fare concorrenza al rumore, allo spettacolo, al circo.
Non esibirti sulla piazza.
Non lasciarti cullare dagli applausi.
Non lasciarti contaminare dal contagio della popolarità.
Se fai concorrenza alla piazza, se insisti nel « bagno di folla », non soltanto non guarisci l'uomo, ma finisci per diventare tu stessa sorda e muta.
Stando in mezzo alla folla, non hai più niente da dire, e non riesci neppure ad ascoltare, a capire la folla.
Soltanto « in disparte, lontano dalla folla... » riuscirai a ritrovare te stessa e l'uomo.
« Ha fatto bene ogni cosa, fa udire i sordi e fa parlare i muti... »
Per fare bene ogni cosa, oggi, bisognerebbe che Gesù modificasse leggermente il miracolo e facesse parlare coloro che non sono sordi, e soltanto quelli.
Ho l'impressione, infatti, che ci siano troppo pochi muti in rapporto ai troppi sordi.
Voglio dire: se parlassero solo coloro che sono capaci di ascoltare, ne guadagnerebbe sia la parola che il silenzio.
Oso sperare che il particolare non sia casuale.
Un miracolo nel miracolo.
Al malato viene sciolto il nodo della lingua, ma sono gli altri che « proclamano » la guarigione.
Del beneficato non viene registrata neppure una parola.
Si tratta di una cosa stupenda. Una delle « azioni di grazie »più straordinarie.
L'uomo, adesso, ha la possibilità di parlare.
E lo dimostra tacendo.
Gli è stata restituita la parola.
E, appunto, comincia col silenzio.
(Per parlare bisogna avere qualcosa da dire. Ma, per fare silenzio, occorre avere un mistero da adorare).
A. Pronzato
Eh potente... che dire, lascia sempre senza parole... (e stavolta il commento s'intona pure col discorso!) ehehehe