Signore, non sono necessarie
le penne degli angeli
e i languidi cori celesti:
ci bastano le penne del passero
e il canto stridulo del merlo
tra le foglie del platano.
Strade d'autunno fasciate di nebbia
e case che s'accendono
e fanno lume nella notte.
Signore, non c'è bisogno
di grandi stelle comete:
bastano queste luci
e queste case,
se vieni a cenare con noi
(e, se vieni,ti prego,
non entrare a porte chiuse:
è così dolce
la chiave che canta nella toppa,
quando si attende l'amato!).
Io non attendo altre strade,
io non ti chiedo altre case
o altre sere
o altri mondi;
ma questo,
questo dolcissimo mondo
abitato da te.
E ceneremo insieme,
nelle sere d'inverno;
e correremo insieme, a primavera,
e sosteremo insieme, nell'estate,
sotto l'ombra dei frassini;
e l'usignolo canterà l'amore.
E noi saremo un nodo inestricabile
come l'edera e il tronco,come la vite e l'uva".
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