Autenticità
sabato 12 luglio 2008
alle
10:49
| Pubblicato da
psalva
Dobbiamo uscire dal gioco del perfezionismo, che ha fatto tanti danni a tutti, sia a noi religiosi/e, sia ai più lontani dalla Chiesa. Noi non siamo dèi. Esiste solo una perfezione: imparare a vivere insieme, cioè a vivere nell'autenticità. Il problema etico non è essere perfetti, ma essere autentici.
La rabbia che hanno le persone giovani davanti a certe istituzioni o a certe esigenze delle istituzioni (Chiesa, famiglia...) si deve al fatto che non ne percepiscono l'autenticità. Questo è il problema etico più grande in questo momento, in questa società che ha bisogno di riconoscersi adulta e capace di iniziative.
Non siamo cattivi, ma la post-modernità vorrebbe essere maestra di se stessa. Senza avere paura, dobbiamo riconoscere le domande etiche di autenticità, cioè di trasparenza. Quando siamo persone trasparenti si vedono anche i difetti. La cosa più difficile è vivere con persone e con istituzioni che pensano di non avere difetti: è impossibile e noiosissimo. Vivere la fede è camminare in un processo di nudità profonda, per arrivare all'essenzialità.
La Scrittura, le Sapienze che vengono da altri mondi ci accompagnano all'essenzialità: per vivere la fede non c'è bisogno di niente, come dicevano i primi padri e le prime madri del deserto. Pensate di quante cose abbiamo bisogno per giustificare la nostra fede. Invece quel messaggio dice che non c'è bisogno di molte cose, ma solo di stare dentro e di toccare intensamente la vita.
I testi che abbiamo letto con un certo sospetto o mettendone in luce la prospettiva dualista, vi invito a ripensarli cercando in essi il gioco armonico della vita. Ci sono momenti in cui la vita dà più frutti, più opere e ci sono altri momenti in cui non si vede niente. Possiamo imparare a vivere in questa precarietà, nella fedeltà ai nostri limiti, ma anche alla nostra gioia.
Abbiamo il diritto di sentire la vita. E' un diritto che ha tutto il mondo, che hanno tutte le culture. Possiamo essere i protagonisti/e di questo Mistero e sospettare di quelli che ci fanno credere che è impossibile. Non è solo il mercato o il processo di globalizzazione che ci trascina tutti al consumismo. Ci sono anche altri soggetti che ambiguamente ci fanno credere che avere fede significa obbedire e così ci tolgono il gusto del Mistero e dello stupore.
Antonietta Potente,
teologa domenicana
Posted In Autenticità, Verità, Vita comunitaria, Vita insieme | |
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti/domande